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ANTONIO SOLER
(Olot [Gerona] 1729 - El Escorial 1783)

Complete Sonatas for Harpsichord
VOL.3 (R.61 - R.90)

3/a


Fandango de Soler in D Minor (R.146)

3/b

THE OTHER VOLUMES

Complete Sonatas for Harpsichord, VOL.1
Complete Sonatas for Harpsichord, VOL.2
Complete Sonatas for Harpsichord, VOL.4

FERNANDO DE LUCA
harpsichord

Issue 2023-20

Recorded in Borgo Ticino (Novara, IT)
May 2022 (sonate 61-90); 4 March 2022 (fandango)
French harpsichord after Blanchet (1754)
built by C. Caponi (1985); Audio eng. M. De Gregorio

F. De Luca (April 2019)

Antonio Soler nacque ben 44 anni dopo il grande Domenico Scarlatti; eppure, nonostante l'apparente abisso temporale, le somiglianze stilistiche tra le sonate per tastiera dei due compositori appaiono fortissime.

Ad oggi, non esistono documenti che attestino una relazione maestro-allievo e neppure notizie certe di eventuali incontri avvenuti nel corso dei due decenni a cavallo di metà XVIII secolo. Tuttavia, alcuni studiosi hanno avanzato la reale possibilità che i contatti possano essere avvenuti ripetutamente tra il 1752, anno di insediamento del giovane ventitreenne Soler come organista del Escorial ed il 1756, ovvero l'anno che precedette la morte di Scarlatti. Soprattutto nel corso delle stagioni autunnali, quando la corte di Madrid si recava al Monastero Reale del Escorial, con tutto il seguito dei musicisti, incluso Scarlatti.

Alcuni studiosi, come Kirkpatrick e più recentemente Prozhoguin, partendo da note autobiografiche dello stesso Soler, hanno evidenziato che egli possa aver svolto un ruolo importante nella copia e correzione dei manoscritti prodotti in quegli anni dal maestro napoletano. Questo spiegherebbe il livello di dettaglio e conoscenza raggiunto dal musicista spagnolo circa il linguaggio scarlattiano e la sua inconfondibile tecnica tastieristica. Un fatto interessante che sembra confermare la vicinanza di Soler a Scarlatti proprio in questi anni è dato dalla recente riscoperta del manoscritto Ms. Cary 703 (oggi conservato a New York), composto da 171 pagine e datato circa 1756. Le due sezioni di cui è composto il volume contengono sonate di entrambi i musicisti, per la maggior parte già note da altre fonti, con l'eccezione di 29 pezzi di Soler mai entrati nel catalogo Rubio, probabilmente lavori giovanili ante-1756 che mostrano una strettissima aderenza alla forma bipartita, quasi una sorta di appendice alle 555 sonate di Domenico Scarlatti.

Pubblichiamo oggi in questa pagina il terzo volume di sonate (ndr. cinque ore e mezzo di musica!), dei quattro previsti, comprendenti l'intero corpus di 120 brani catalogati R.1 - R.120 (escluse quindi le 29 "nuove" sonate in Ms. Cary 703), sempre nell'interpretazione del Maestro Fernando De Luca. Buon ascolto!

saladelcembalo.org
4 settembre 2023

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