utto ciò che è noto del compositore, organista e clavicembalista francese Philippe-François Véras, sembra essere legato ad una sua unica pubblicazione di brani, qui eseguiti integralmente e registrati dal maestro Fernando De Luca. Si tratta della canonica raccolta di Pièces de Clavecin, comparsa a Parigi nel 1740, indicata sul frontespizio come premier livre. Si desume anche che Veràs fu organista presso la chiesa di Saint-Maurice a Lille, nel nord della Francia, la regione delle Fiandre francesi.
Come spesso accade per i compositori meno noti e le cui opere risultano in gran parte o addirittura completamente perdute, a questa raccolta non sembrano esserne seguite di successive, nonostante l’indicazione sul frontespizio. In realtà, lo studioso D. Fuller fa riferimento ad un second livre del 1751 a quanto pare elencato in un catalogo, dato mai accertato, che potrebbe essere inquadrato come una opera postuma, almeno ad oggi considerata perduta.
Verás è uno dei pochissimi casi (un altro fu D’Agincourt, 1684 – 1758) ad aver adottato il termine Ordre per indicare la consueta Suite, ovviamente su esempio del grande capostipite François Couperin; i pezzi della raccolta hanno quasi tutti una struttura bipartita, con evidenti influenze stilistiche italiane sovrapposte alla base nativa francese. Da rilevare infine il giudizio, palesemente ingiusto, con cui il Fuller etichetta questa musica come poco originale e variegata rispetto, evidentemente, a quella dei compositori coevi.
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27 luglio 2025