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BENEDETTO MARCELLO
(Venezia 1686 - Brescia 1739)

[12] Suonate, Op.3 (ca.1715)
Sheet music courtesy of M. Machella

Chiacona "La Stravaganza"
del N:H: ed Ecc:mo Sig:re Benedetto Marcello


FERNANDO DE LUCA
harpsichord

Issue 2025-06

Recorded in Borgo Ticino (Novara, IT): 11-23 May 2025
Italian harpsichord after Carlo Grimaldi (1697) built by F. P. Ciocca (2023). Audio eng. M. De Gregorio

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Lo strumento (photo: Castello di Saliceto, Nov/2024)

UNE PRÉSENTATION PARLÉE EN FRANÇAIS
nous avons demandé à la technologie d'intelligence artificielle de Google de générer un court message audio d'introduction, en français, à partir de notre texte en italien sur cette page

Queste sonate furono interpretate e registrate dal maestro Fernando De Luca nel novembre 2009 (ndr. e pubblicate da noi sul sito nel 2010), facendo uso della copia dal Christian Vater 1739, strumento di fattura tedesca a singolo manuale. Oggi vi presentiamo le nuovissime interpretazioni del maestro, risalenti a maggio 2025 e realizzate sul Grimaldi del 1697, ancora a singolo manuale ma caratterizzato da una sonorità inconfondibilmente italiana.

La raccolta di Benedetto Marcello fu sicuramente stampata a Venezia ad inizio XVIII secolo sebbene non sia possibile datarle con certezza: generalmente vengono collocate attorno al 1715 anno più, anno meno, ed alcune delle sonate di questa raccolta sembrano essere rinvenibili tra i manoscritti noti, in particolare quelli conservati nella Biblioteca Marciana della città lagunare. Tuttavia queste fonti ne contengono un numero superiore, qualche decina, inclusi movimenti sciolti e brani sicuramente di altri autori, come Hasse e Platti.

Una cosa è certa, le edizioni a stampa delle 12 Suonate ebbero una larga influenza sui compositori anche più giovani, presentando a tratti dei caratteri che anticipano il genere tardo-barocco e galante dei due decenni successivi. Questo si nota nel tipo di progressioni e modulazioni piuttosto audaci, ma anche in certe figurazioni ritmiche caratterizzate da una articolazione più moderna rispetto ai coevi maestri veneziani. Ma c’è varietà stilistica tanto da presentare evidenti punti di contatto addirittura con alcuni brani di Handel, praticamente coetaneo a Marcello, come facemmo già notare in occasione delle vecchie registrazioni. Ad esempio, le prime due battute del largo introduttivo della sonata VI di Marcello, sono praticamente identiche alle prime due battute dell’ Allemande in HWV 449 (databile a prima del 1711), ma anche di quella della Suite frammento HWV 451 (periodo di Amburgo). Potrebbe sì essere influenza reciproca ma è altrettanto vero che si tratta di tipiche progressioni molto in voga tra i musicisti di quella generazione.

saladelcembalo.org, 1 giugno 2025

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